La sede del Parco naturale regionale delle Prealpi Giulie, che fa parte della rete 2000 di parchi e della “Green Belt” (cintura verde) europea è stato il naturale luogo in cui presentare il libro “Boschi senza confini” e inaugurare una mostra delle splendide fotografie che lo illustrano.
Gli autori, Umberto Sarcinelli per i testi e Lucio Tolar per le fotografie hanno raccontato ai numerosi e qualificati il senso dell’opera: un omaggio alle foreste del Friuli Venezia Giulia e della Slovenia nel quadro di quella “terra aquileiese” nel quale tutti riconoscono le proprie tradizioni.
Sarcinelli ha messo in evidenza come i racconti dei boschi vadano a costituire la cultura comune di queste terre con episodi che spaziano dal protocristianesimo ai Longobardi, dalla Repubblica di Venezia alla Seconda guerra mondiale, unendo in un filo comune aspetti sociali (lo sfruttamento dei boschi della Serenissima), naturali (la caccia all’orso sul Monte Nevoso) e di costume (l’arrivo dei primi sci in Carnia), senza dimenticare il bosco dell’arte, quello di Franco Dugo oggi ai vertici internazionali della pittura.
Tolar ha spiegato come la fotografia naturalistica sia una disciplina che accomuna tecnica fotografica, conoscenza biologica e sensibilità, il tutto fuso in una immedesimazione e armonizzazione nella natura. La mostra resterà aperta fino alla fine di aprile nella sede del parco a Prato di Resia nelle ore di apertura del centro visite.
Ci hanno gratificato della loro presenza:
Andrea Beltrame, Presidente del Parco Naturale Prealpi Giulie;
Sergio Chinese, Sindaco di Resia;
Franco Calligaris, Assessore del Comune di resia;
Daniele Peresson, Ordine dottori agronomi e forestali FVG;
Giorgia Micelli, Consigliere del Comune di Resia;
Stefano Santi, Direttore del Parco Naturale Prealpi Giulie, ha fatto gli onori di casa introducendo gli autori e presentando la mostra al folto pubblico cortesemente intervenuto.