L’alpinità è un valore che affonda le proprie radici nelle montagne, un ambiente severo che richiede rispetto, solidarietà, sacrificio. La montagna non permette leggerezze o furbate, non tollera artifici e menzogne. Chiede pace, amicizia, dovere.
L’alpinità resterà, perché è insita nelle menti e nei cuori di uomini e donne, nella cultura dei popoli.
Forse non ci saranno adunate nazionali, forse i social ne prenderanno il posto; forse non si sarà “chiamati”, ma molti continueranno a scegliere di indossare la penna nera. Forse non occorrerà aver svolto un servizio in armi, ma sarà un dovere impellente quello di aver servito la collettività, di aver scelto di vivere secondo i valori alpini.
Il “Soldato futuro” è tecnologico e cyber, multidominio e connesso, ma la penna nera sarà un distintivo che contraddistingue l’uomo dal robot, la cultura dalla intelligenza artificiale. No, stiano tranquilli i vertici dell’Ana: finché c’è alpinità, gli Alpini saranno qui, a servire, in guerra e soprattutto in pace, costruendola sui valori di rispetto, solidarietà e diritti umani, assicurando disponibilità, sacrificio e una mano tesa in segno di amicizia fraterna.
Umberto Sarcinelli