La terra si protende sull’acqua e questa si infiltra nella terra. I fiumi portano i resti delle montagne, il mare sospinge i suoi fondali. Un luogo sospeso, fra acqua, terra e cielo, variabile come le nuvole alimentate dal vapore che sale, lasciando il fango esposto alle crepe. Niente è solo acqua o solo terra: è laguna. Tutto si confonde e si infonde. La laguna mescola emozioni continuamente, il tempo è un’opera che trasforma. E l’uomo si adegua a questi ritmi mutabili, cattura sulla sua pelle il sale e il sole e diventa color sabbia. Il tramonto sulla laguna non è mai un banale sparire del sole, è un accendersi di colori e sensazioni. E l’orizzonte non ha soluzioni di continuità.
Ma uno stormo di oche irrompe nell’aria con il suo frastuono di ali. Dopo una giornata nei pascoli delle terre si ritira per la notte negli stagni della riserva naturale della foce dell’Isonzo, nell’isola della Cona. Rifugio della natura e dell’anima.